Lo sviluppo economico italiano: cicli, shock, politiche e tendenze
Seconda lezione Ugo La Malfa
Cartaceo
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Questo è il testo della Seconda Lezione La Malfa che ripercorre l’andamento ciclico e di trend della crescita italiana dal 1951 al 2023, come rappresentata dal PIL, confrontato con quello delle ragioni di scambio
Questo è il testo della Seconda Lezione La Malfa che ripercorre l’andamento ciclico e di trend della crescita italiana dal 1951 al 2023, come rappresentata dal PIL, confrontato con quello delle ragioni di scambio verso l’estero, considerate una sintesi esplicativa delle molte variabili che hanno agito nel periodo considerato, pervenendo alla conclusione che il modello di sviluppo trainato dalle esportazioni, affermatosi dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ha ben operato, assorbendo i sedici shock subiti. Il tentativo di affiancare allo sviluppo di mercato l’intervento dello Stato per costruire il welfare, è scivolato in assistenzialismo che, per essere soddisfatto, ha richiesto il raddoppio della pressione fiscale e una crescita costante e costosa del debito pubblico, divenuto il fianco scoperto della nostra stabilità economica e politica. La valutazione è che il risparmio italiano può accogliere questo debito, se accompagnato dalla fiducia degli investitori interni, dal miglioramento delle ragioni di scambio, da investimenti privati e pubblici in innovazioni tecnologiche e da una più stretta collaborazione europea e cooperazione internazionale. È invece più arduo cambiare mentalità sul ruolo che deve svolgere lo Stato.
Indice
Premessa
1. Un breve excursus della storia economica italiana e delle sue determinanti 13
2. Perché le ragioni di scambio rappresentano una sintesi esplicativa delle molte determinanti della crescita economica
3. Catalogazione degli andamenti ciclici dell’economia italiana
4. Intreccio tra onde culturali e politiche che hanno accompagnato la crescita globale e quella italiana
5. Un breve sguardo ai protagonisti
6. Il risparmio e il debito pubblico dell’Italia e il modello interpretativo delle società di rating
7. L’indebitamento pubblico ha raggiunto il suo scopo di sostenere la crescita e garantire lo sviluppo?
8. Gli investimenti: una determinante economica della crescita reale e dello sviluppo, ma una variabile socio-politica “fastidiosa”
9. Fintech: un problema nuovo di dimensione globale, che si riflette sulla crescita reale e lo sviluppo dell’Italia
Riepilogo delle conclusioni congiuntamente considerate