Vincenzina Levato

Lo sperimentalismo tra Pasolini e la neoavanguardia (1955-1965)

Cartaceo
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La stagione dello sperimentalismo degli anni ”50 e ”60 si staglia nel panorama della letteratura italiana del Novecento come un momento di particolare travaglio intellettuale e creativo. Questo lavoro scruta nel fondo di quegli

La stagione dello sperimentalismo degli anni ”50 e ”60 si staglia nel panorama della letteratura italiana del Novecento come un momento di particolare travaglio intellettuale e creativo. Questo lavoro scruta nel fondo di quegli anni, collocando all’interno di una indagine di natura storiografica gli affondi critici riguardanti gli scrittori che ne furono protagonisti. I due fuochi dell’analisi, lo sperimentalismo facente capo alla rivista “Officina” e quello della neoavanguardia, contribuiscono a mettere in risalto la complessità e la fecondità del groviglio di discussioni, di idee e di opere che caratterizzò quel periodo, e soprattutto le difficoltà di una sistemazione storiografica che intenda sfuggire al rischio di incapsulare in griglie rigide e precostituite autori e testi. l’intero discorso viene condotto alla luce dello sperimentalismo, inteso come categoria letteraria ricorrente se non addirittura costante, di cui l’avanguardia costituisce il momento di massima accensione.