Leggendo Shakespeare
A Chesterton Shakespeare piaceva da matti: ne traeva insegnamento per la sua vita interiore e al tempo stesso autentico piacere e godimento, non solo per gli straordinari concetti da lui espressi, per la profondità
A Chesterton Shakespeare piaceva da matti: ne traeva insegnamento per la sua vita interiore e al tempo stesso autentico piacere e godimento, non solo per gli straordinari concetti da lui espressi, per la profondità dei suoi drammi, per la complessità delle psicologie dei personaggi, ma anche per l’originalità di talune immagini visive, per la creatività nell’uso del linguaggio, per il semplice suono di certi suoi versi, per la straordinaria capacità di raccontare l’uomo all’uomo senza infingimenti. Nel presente volume sono raccolti – grazie a Valentina Vetri, docente di Cultura e Civiltà inglese presso l’Università CIELS di Bologna – proprio gli scritti in cui Chesterton spiega e interpreta meglio alcune delle opere di Shakespeare più note, in modo che siano perfettamente comprensibili a tutti, dandone letture tanto semplici quanto originali e profonde, che ci spingeranno con rinnovato gusto sulle pagine del “grande Bardo”.
Rassegna
- Avvenire 2018.03.20
Tutto l’amore (e l’ironia) di Chesterton per Shakespeare
di Andrea Monda - Tempi (.it) 2018.03.02
«La religione di Shakespeare non era di Shakespeare». Quindi era cattolico
di Emanuele Boffi - Il Blog dell'Uomo Vivo 2018.01.18
Leggendo Shakespeare, di Gilbert Keith Chesterton – Intanto ecco la copertina…
di Marco Sermarini