Le autonomie locali
Dalla resistenza alla I legislatura della Repubblica
a cura di Pier Luigi Ballini
Cartaceo
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La questione delle autonomie locali è di particolare rilievo nella storia dell’Italia contemporanea. I documenti dei partiti durante la Resistenza – inizio del periodo affrontato nel volume – la considerano centrale e ineludibile.
La Resistenza
La questione delle autonomie locali è di particolare rilievo nella storia dell’Italia contemporanea. I documenti dei partiti durante la Resistenza – inizio del periodo affrontato nel volume – la considerano centrale e ineludibile.
La Resistenza – come è stato giustamente più volte sottolineato – fu animata da uno spirito di autonomia anche in opposizione all’ideologia e all’esperienza del regime fascista. Nei programmi allora elaborati venne sottolineato il nesso fra la partecipazione politica e l’autonomizzazione delle «periferie»; le autonomie locali vennero indicate come il fondamento del futuro Stato democratico.
Un valore emblematico assunsero, fra il 1944 e il 1945, il ruolo svolto dal ComitatoToscano di Liberazione Nazionale, i caratteri originali della liberazione di Firenze, i documenti approvati in quel «laboratorio sperimentale dei disegni politici del dopoguerra, […] un laboratorio politico e culturale», e poi le significative presenze, al Nord – dove la resistenza armata ebbe il suo massimo sviluppo – delle “zone libere”, delle “repubbliche partigiane” e soprattutto del Comitato di LiberazioneNazionale Alta Italia che, dalla sede di Milano, svolse un fondamentale ruolo di direzione politica e militare.