Lascia o raddoppia
Cartaceo
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Alla fine degli anni ’50, Angelo si prepara per partecipare a Lascia o Raddoppia, il concorso a quiz della RAI Radiotelevisione Italiana, nel pieno del boom economico dell’Italia, mentre sul mondo aleggia la guerra
Alla fine degli anni ’50, Angelo si prepara per partecipare a Lascia o Raddoppia, il concorso a quiz della RAI Radiotelevisione Italiana, nel pieno del boom economico dell’Italia, mentre sul mondo aleggia la guerra fredda. Due anni di studio intenso per mandare a memoria un voluminoso tomo di Mitologia Greca. La trasmissione televisiva improvvisamente viene sospesa poco prima della data della sua convocazione. Inenarrabile lo stato d’animo di Angelo e della famiglia. Sull’evento cala inesorabile una censura collettiva, il volume Mitologia greca relegato in uno scaffale della libreria, in famiglia nessuno più pronuncia le parole Lascia o Raddoppia, il tutto ricacciato nell’inconscio spazio atemporale. Intorno ad un fatto apparentemente banale, un gioco, una famiglia numerosa del Sud d’Italia, metaforicamente e simbolicamente ancorata alle radici che sostengono gli alberi secolari e millenari della mitologia… misterioso specchio della vita, delle vite, dei valori. Poi, a sorpresa, la RAI, per celebrare il suo cinquantenario, ripropone una fantastica edizione di Lascia o Raddoppia, riprendendola esattamente dal punto in cui era stata interrotta cinquant’anni prima: il concorrente Angelo, il presentatore Mike Bongiorno. All’età di 90 anni, Angelo partecipa e vince l’ingente somma di 5 milioni di euro. Addirittura! sembra volere esclamare il lettore tenuto con il fiato sospeso fino a stupore di meraviglia dal susseguirsi di inauditi colpi di scena. Il racconto potrebbe essere sottotitolato «Il Vecchio e il grande Mare della memoria», memoria di cui Angelo scopre una funzione sconosciuta. Un colpo di autentica letteratura. Racconto esemplare di una vittoria umana trattata con sapienzialità e sapienza, congegno simbolicamente perfetto e notevole per l’impiego di materiali da conoscenza scientifica usati in funzione di costruzione letteraria.