La via degli Ostelli The way to Hostels
Storia, etica, poetica dell'Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù History, ethic, poetry about the Youth Italian Hostels Association
a cura di Roberto Messina
Prefazione di Giorgia Meloni
Cartaceo
€7,60 €8,00
Le intuizioni, i desideri, le ambizioni, ma anche i dubbi, le incertezze, gli umani scoramenti di Aldo Franco Pessina, costituiscono l’ispirazione dei suoi scritti, delle sue opere letterarie e drammaturgiche (suggestivi racconti di viaggio,
Le intuizioni, i desideri, le ambizioni, ma anche i dubbi, le incertezze, gli umani scoramenti di Aldo Franco Pessina, costituiscono l’ispirazione dei suoi scritti, delle sue opere letterarie e drammaturgiche (suggestivi racconti di viaggio, reportages, commedie, radiodrammi) e soprattutto degli articoli di fondo, dai quali emerge, chiara e nitida, la sua tempra umana, il carattere volitivo, oltre l’effettiva forza innovativa, pedagogica e culturale del suo ambizioso progetto di costruire la rete italiana degli Ostelli della Gioventù.
Qui sono raccolti gli editoriali apparsi tra il 1948 e il 1970 su “Nomadi”: storica rivista (o“house organ” come si direbbe oggi) di A.I.G., prezioso strumento di informazione e dibattito la cui pubblicazione è stata mantenuta costante nel tempo.
Si tratta di interventi illuminanti, fecondi di informazioni e riflessioni sulla storia stessa di A.I.G. e le tante“battaglie” sostenute per la sua organizzazione, e perché comunque gli Ostelli divenissero col tempo ciò che effettivamente egli desiderava: non solo“semplici” centri di ospitalità, ma veri luoghi d’incontro. Non solo strutture con la caratteristica passiva del ‘rifugio’, ma con quella attiva di ‘servizio’. E, generalmente, una meta per ristabilire i rapporti tra uomo e uomo: “che disparità di evoluzione delle singole nazioni, fittizie barriere di confini, sommovimenti sociali, calamità di guerre hanno minato e, di volta in volta, impedito”.
Gli Ostelli, dunque, come opera etica. Come essenziale iniziativa di beneficenza. Come risorsa che una comunità civile deve assicurare ai propri giovani, ed anche ai giovani delle altre comunità nazionali: “perché da essa ricavino quegli orientamenti che li rendano capaci di comportarsi da individui civili, cioè di creare una comunità civile”.
Aldo Franco Pessina lasciava l’amatissima A.I.G. nel 1972, dopo un’intera vita di appassionato lavoro. Era riuscito nel suo intento di generare un grande“movimento”, oggi tra i più importanti Enti morali, culturali, assistenziali, di promozione sociale del Paese. Consapevole di aver tracciato una strada privilegiata lungo la quale ognuno poteva (e tuttora può ) incamminarsi con entusiasmo e libertà, per trovare sincera ospitalità senza dover necessariamente spendere una fortuna. E potendo godere, ogni volta, della sana allegria, dei nuovi incontri, delle nuove amicizie di cui era (ed è) sempre prodiga la ricca e affascinante“via degli Ostelli…”.