La “scommessa”di Pascal
Processi decisionali e cambiamento istituzionale
Cartaceo
€11,40 €12,00
Il voto elettorale, le deliberazioni delle commissioni parlamentari, le scelte costituzionali, le riforme della pubblica amministrazione sono alcuni dei fenomeni di cui si occupa l’analisi dei processi decisionali. La diversità dei contesti di scelta,
Il voto elettorale, le deliberazioni delle commissioni parlamentari, le scelte costituzionali, le riforme della pubblica amministrazione sono alcuni dei fenomeni di cui si occupa l’analisi dei processi decisionali. La diversità dei contesti di scelta, la frammentazione delle relazioni fra chi partecipa alla decisione e chi decide le regole del gioco, la pluralità delle logiche decisionali hanno messo sotto pressione i modelli deduttivi con cui si sono studiati e si studiano tuttora i processi di decisione collettiva. Ad alcuni, l’inadeguatezza empirica di questi modelli è apparsa ragione sufficiente per abbandonare, insieme con essi, anche l’approccio metodologico individualista, che fa del principio della razionalità dell’attore e nel primato causale dell’individuo due elementi imprescindibili dell’analisi dei fenomeni sociali. Questo libro nasce dall’idea che sia possibile mantenersi fedeli ad una impostazione metodologica individualista, senza per questo pretendere di ridurre ad una sola logica della scelta i processi decisionali. L’autrice individua nel carattere multi-level dei modelli di analisi e nel metodo genetico-compositivo due criteri che devono guidare l’elaborazione delle ipotesi e la scelta dei metodi di controllo e propone un concetto di razionalità decisionale basata sulle ragioni dell’attore. Ne emerge un immagine dei processi decisionali che mette in rilievo il loro carattere aperto, a causa del quale qualsiasi forma di ingegneria istituzionale appare non solo ingiustificata, ma anche destinata, nel medio e lungo periodo, a dare luogo ad effetti perversi.