Pietro Massimo Busetta

La rana bollita

Perché il Sud non si ribella

Prefazione di Luca Bianchi. Postfazione di Giuseppe Savagnone

Come mai una Comunità, maltrattata per anni da un Paese dimostratosi ostile, per la collusione tra classe dirigente nordica e quella dominante estrattiva meridionale, per la quale l’unico progetto di sviluppo sembrerebbe riguardare l’emigrazione

Come mai una Comunità, maltrattata per anni da un Paese dimostratosi ostile, per la collusione tra classe dirigente nordica e quella dominante estrattiva meridionale, per la quale l’unico progetto di sviluppo sembrerebbe riguardare l’emigrazione di oltre 100.000 tra giovani e adulti ogni anno, non si ribella? Come mai la mancanza di infrastrutture non fa scattare alcuna reazione? Come mai si subisce una sanità che costringe i più fortunati, nei casi più delicati, a prendere un aereo per poter avere un buon servizio e gli altri, spesso, a trattamenti inadeguati? E tollera un processo formativo mancante di asili nido, di lotta alla dispersione scolastica, di tempo pieno? E dopo l’approvazione dell’autonomia differenziata, ha una reazione che sembrerebbe timorosa e debole? Perché non capisce che ormai è una colonia interna? Queste le domande che pone questo libro e con parole semplici risponde ad un ampio pubblico. Dopo l’elencazione degli schiaffi subiti e quelli annunciati si evidenziano le mancanze succedutesi nell’infrastrutturazione materiale e immateriale, nell’assenza dei diritti, le insurrezioni fallite degli ultimi anni e infine le possibili evoluzioni, ripercorrendo quella che sembra essere la cronaca di una morte annunciata. L’obiettivo del saggio è svegliare le coscienze per evitare che le ingiustizie subite e le differenze di sviluppo portino a una rabbia diffusa, che sfoci in una richiesta di separazione già molto sentita da una parte non marginale della popolazione o a forme violente di ribellione.

17,10 18,00
11,39 11,99
Pulisci

Indice

Prefazione di Luca Bianchi
Una lettura critica
Introduzione
Una quadrilogia di impegno
Premessa
Un calabrone che non dovrebbe volare

1. Gli schiaffi
1. La prima finta industrializzazione
2. Il Petrolchimico di Brindisi
3. La Ilva di Bagnoli
4. Lo stabilimento Ilva di Taranto
5. La raffineria di Milazzo
6. Il Polo siracusano
7. La Fiat di Termini Imerese

2. La seconda finta industrializzazione 
1. La seconda finta industrializzazione
2. Batteria del Paese e dell’Europa
3. Batteria del Paese e dell’Europa: il Rigassificatore di Porto Empedocle (AG)
4. Lo scippo della Intel (fallito) e quello della Silicon Box e della De Nora Italy Hydrogen Technologies (riuscito)
5. La Zes unica
6. Il furto del PNRR e il fallimento dell’obiettivo della perequazione
7. Gioia Tauro e i Camalli di Genova
8. Le umiliazioni
9. L’eliminazione del Reddito di Cittadinanza
10. L’autonomia differenziata
11. Gli interventi a pioggia delle Finanziarie per gestire il consenso senza vergogna

3. I mancati interventi 
1. Il Piano Marshall
2. L’infrastrutturazione materiale
3. L’Autostrada del Sole e l’Alta Velocità Ferroviaria
4. Il ponte sullo Stretto di Messina
5. La Palermo-Catania: un esempio di presa in giro
6. L’infrastrutturazione immateriale
7. Il sistema bancario meridionale
8. Le reti

4. La mancanza di diritti 
1. Gli asili nido
2. Le cure non sono un diritto per tutti
3. La formazione? Meglio farla dai polentoni
4. Il diritto alla mobilità

5. Gli effetti 
1. La ricerca del lavoro: l’emigrazione per il lavoro
2. La ricerca della salute, l’emigrazione sanitaria
3. La ricerca della migliore formazione: l’emigrazione universitaria
4. La perdita di identità

6. Gli atteggiamenti conseguenti 
1. Gli intellettuali della Magna Grecia
2. La perdita di coraggio

7. Le insurrezioni 
1. La strage di Pietrarsa 121
2. Centosette anni fa esplodeva in Sicilia la protesta per il “caso” Nunzio Nasi (1907)
3. Le due Rivolte del Pane a Napoli
4. Repubblica di Caulonia 1945
5. Torremelissa 1949
6. Licata 1960
7. Avola 1968
8. Guai a chi molla
9. I Forconi 2011-2012
10. Uno Stato con molta polizia, poca istruzione e poco sviluppo

8. Le possibili evoluzioni
1. Non cambia nulla
2. Gli Indipendentismi
3. L’Astensionismo
4. Movimenti territoriali (5 Stelle, MET, Pino Aprile, Cateno De Luca) all’interno del sistema
5. La speranza: un Paese più giusto
6. La paura: un Paese in conflitto
7. Quali i motivi della mancanza di reazione
8. Che fare, quali prospettive?

Postfazione di Giuseppe Savagnone
Commenti
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