La politica di Giacomo Mancini per la difesa del suolo e la tutela del paesaggio
Dalla frana di agrigento alla legge ponte
Prefazione di Giorgio Benvenuto, Emanuele Macaluso
Cartaceo
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Come Ministro dei Lavori Pubblici, Giacomo Mancini, seppe trasformare le idee e le esperienze migliori dell’urbanistica moderna in iniziative di governo, facendo approvare la “legge ponte” iscritta negli annali della storia urbanistica italiana, che
Come Ministro dei Lavori Pubblici, Giacomo Mancini, seppe trasformare le idee e le esperienze migliori dell’urbanistica moderna in iniziative di governo, facendo approvare la “legge ponte” iscritta negli annali della storia urbanistica italiana, che dotò gli enti locali degli strumenti di pianificazione urbana e determinando l’attuazione della “legge 167” che permise di avviare i piani per l’edilizia economica e sociale in quasi tutte le città italiane. Inoltre, diede prova di grande fermezza contro gli speculatori di ogni risma, intervenendo sulla frana di Agrigento e bloccando la lottizzazione dell’Appia Antica. Ed è proprio su questi fatti che l’autore ha scelto di soffermarsi in questo scritto prendendo spunto da una visita di Mancini al suo paese, a Satriano, dopo la disastrosa alluvione del 1973 dove pose con forza le questioni relative alla difesa del suolo e alla tutela del paesaggio.