La pena tradita
Il sistema penale tra ossessione securitaria e carcerazione della povertà
Prefazione di Alberto Scerbo
Cartaceo
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Il testo realizza una analisi critica dell’evoluzione del sistema penale. È ricostruito il passaggio dalle pene corporali alle prime strutture detentive- in coincidenza col sorgere del capitalismo- sino alla centralità del carcere. Sono prese
Il testo realizza una analisi critica dell’evoluzione del sistema penale. È ricostruito il passaggio dalle pene corporali alle prime strutture detentive- in coincidenza col sorgere del capitalismo- sino alla centralità del carcere. Sono prese in esame le varie teoriche relative alla funzione della pena, passando dal Regno d’Italia sino alla Costituzione repubblicana. La ricerca approfondisce le ragioni della mancata attuazione dell’articolo 27 della Costituzione e le torsioni repressive del diritto penale con l’avvento della Zero Tolerance. Momento centrale è la riflessione sulla funzione criminogena del carcere – caratterizzato dal sovraffollamento oggetto anche di condanna internazionale – e la sua connessione alle dinamiche sociali. Nonostante sia più che mai urgente ripensare il diritto penale, così da intenderlo quale extrema ratio, continua a prevalere un utilizzo dello stesso finalizzato alla ricerca del consenso elettorale.
Costituiscono un chiaro esempio di tale visione ideologica i recenti decreti Minniti e la riforma Orlando.