La narrativa di Corrado Alvaro
Tra sperimentazione, denuncia e profezia
I romanzi di Corrado Alvaro, riletti oggi, alla luce delle più recenti acquisizioni della critica (psicanalitica, semiologica, ermeneutica) e della filologia, appaiono estremamente convincenti sia sotto il profilo tematico (per la vocazione a trascendere
I romanzi di Corrado Alvaro, riletti oggi, alla luce delle più recenti acquisizioni della critica (psicanalitica, semiologica, ermeneutica) e della filologia, appaiono estremamente convincenti sia sotto il profilo tematico (per la vocazione a trascendere il puro dato autobiografico in un’ottica storicosociale), sia a livello strutturale e stilistico (per il superamento dei canoni ottocenteschi del racconto). Il grande calabrese si autentica come il narratore italiano che ha esaltato, più d’altri, la funzione conoscitiva del romanzo e come il più formidabile inventore di macchine narrative del ventesimo secolo. Tappa fondamentale, invero, la sua narrativa, nell’accidentato percorso che ha fatto del romanzo il luogo privilegiato per l’interpretazione e la rappresentazione del mondo nel tempo.
Rassegna
- Gazzetta di Parma 2024.04.14
Viaggio attraverso la «nevrosi calabrese»
di Lucilla Lijoi