Silvia Spinoso

La lobby delle donne: legge Merlin e C.I.D.D.

Un modo diverso di fare politica

Cartaceo
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L’autrice, dopo un essenziale excursus sull’evoluzione della legislazione europea e una messa a fuoco del dibattito tra ”regolamentaristi” e ”abolizionisti” in materia di prostituzione, ricostruisce, sulla base di documenti inediti – quali le riunioni

L’autrice, dopo un essenziale excursus sull’evoluzione della legislazione europea e una messa a fuoco del dibattito tra ”regolamentaristi” e ”abolizionisti” in materia di prostituzione, ricostruisce, sulla base di documenti inediti – quali le riunioni del Consiglio e dell’Assemblea delle Socie – e interviste con le protagoniste, la storia del C.I.D.D. (Comitato Italiano di Difesa morale e sociale della Donna), originale gruppo trasversale lobbistico-parlamentare che agisce tra il 1950 e il 1958 in favore dell’approvazione della Legge Merlin e, dopo la sua approvazione, per il reinserimento delle prostitute (35.300 assistite sulle 43.000 avvicinate) – in assoluta segretezza – in collaborazione con il Ministero degli Interni nelle sue articolazioni provinciali, le Volontarie-Parlamentari (Sen. Merlin, On. li Federici, de Unterrichter Jervolino, Cingolini Guidi, Colini Lombardi), l’associazionismo cattolico e laico (CIF, UDI, Azione Cattolica, FUCI) e imprese quali la ”Salvatore Ferragamo”. Di particolare interesse l’analisi degli atti dei convegni annuali, corsi di aggiornamento e incontri promossi dalle fondatrici del C.I.D.D. – anch”essi inediti e conservati nell’archivio della Società per la Storia del Servizio Sociale (SOSTOSS) presso l’Istituto Sturzo di Roma -, materiali che disegnano la straordinaria attività culturale internazionale e di avanguardia (ad esempio l’adozione del metodo Rogers) portata avanti dal Comitato nella sua attività pubblica.

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