Fabio Ferrucci

La disabilità come relazione sociale

Gli approcci sociologici tra natura e cultura

Cartaceo
9,50 10,00

Le società elaborano diverse“mappe” della disabilità. Una delle loro caratteristiche più importanti è quella di marcare il confine fra chi è disabile e chi non lo è. Classificare la disabilità è allora una strategia

Le società elaborano diverse“mappe” della disabilità. Una delle loro caratteristiche più importanti è quella di marcare il confine fra chi è disabile e chi non lo è. Classificare la disabilità è allora una strategia a disposizione del sistema sociale per marcare il confine fra natura e cultura che, nel caso della disabilità, si discosta da quello normalmente atteso. Ma qual è il significato culturale di questo confine?
Il saggio di Fabio Ferrucci propone una rassegna critica dei principali approcci sociologici , medico, struttural-funzionalista e costruttivista , cercando di chiarirne la specifica prospettiva di analisi della disabilità, ma anche i limiti e i riduzionismi. Il saggio presenta e discute, inoltre, le principali teorie della socializzazione, mettendo in luce il loro contributo alla comprensione dei processi sociali mediante i quali il confine tra natura e cultura viene istituzionalizzato e legittimato. La tesi di fondo è che la disabilità vada analizzata e compresa come“relazione sociale” e che gli apporti dei diversi approcci sociologici costituiscano i frammenti di un quadro concettuale che solo in tale prospettiva può tenere conto dell’esperienza individuale e sociale della persona disabile in tutti i suoi fattori e dimensioni. è infatti solo nelle relazioni sociali, considerate anche nel rapporto con specifici contesti istituzionali e di politiche sociali, che si generano nuove forme di adattamento, nuove pratiche, nuove routine che ricreano una realtà di vita quotidiana“ordinata” perché dotata di senso. Cosicché, da“tragedia personale” la disabilità può trasformarsi in una“seconda nascita”.

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