La dirompente illusione
Il cinema italiano e il Sessantotto 1965-1980
Pur sovrastata da ideologie e rituali politici ormai quasi incomprensibili, l’esigenza di creare un legame diretto tra lotta politica e realtà esistenziale è stata l’elemento davvero innovativo del Sessantotto. L’originalità del libro consiste nel
Pur sovrastata da ideologie e rituali politici ormai quasi incomprensibili, l’esigenza di creare un legame diretto tra lotta politica e realtà esistenziale è stata l’elemento davvero innovativo del Sessantotto. L’originalità del libro consiste nel ricostruire le vicende di quest’utopia mediante un nuovo modo d’utilizzare il cinema. Come appassionato di cinema, l’autore ha avvertito un’istintiva insofferenza per la tendenza a estrapolare dai film i riferimenti a fatti e modelli socioculturali d’immediata rilevanza storica, ignorando o trascurando gli aspetti più coinvolgenti ed emozionanti per lo spettatore. Attraverso l’analisi approfondita di sei film di forte valenza artistica, il libro vuole mostrare la straordinaria capacità del cinema di cogliere il duplice effetto della “irruzione della vita quotidiana nella lotta politica”: non solo il dirompente impulso conferito alla mobilitazione collettiva, ma anche la pericolosa illusione che la lotta politica possa risolvere i problemi esistenziali degli individui.
Rassegna
- Dalla parte del torto 2015.09.01
Pretesti cinematografici: La dirompente illusione
di Fabrizio Leccabue - La voce di New York 2015.12.17
Il Sessantotto e la dirompente illusione di quel favoloso cinema
di Chiara Barbo - Roy Menarini. Cinefilia, ricerca, visioni 2015.01.12
Alberto Tovaglieri, La dirompente illusione. Il cinema italiano e il Sessantotto
di Roy Menarini - Libero Quotidiano 2014.12.18
Il ’68? Nessun impegno a sinistra. Servì solo a psicanalizzare i registi
di Giorgio Carbone