L’uomo comunitario nella società globalizzata
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Singolari soggetti si stagliano all’orizzonte della società globalizzata: gli uomini comunitari.
Essi si ritengono radicati in una collettività; esprimono un forte senso di appartenenza; coltivano la ricerca del bene comune.
Una giusta dose di
Singolari soggetti si stagliano all’orizzonte della società globalizzata: gli uomini comunitari.
Essi si ritengono radicati in una collettività; esprimono un forte senso di appartenenza; coltivano la ricerca del bene comune.
Una giusta dose di comunitarismo è certamente benefica, ma alcuni problemi sorgono nel momento in cui diviene eccessivo il rafforzamento dei valori comunitari e si afferma una rapida proliferazione degli “uomini comunitari”.
Tracciare confini fra sé e gli estranei, apprezzare solo gli stili di vita vicini ai propri, la tentazione di compiere atti di misconoscimento costituiscono elementi caratterizzanti le relazioni dell’uomo comunitario: questi stessi elementi introducono anche motivi di divisione. Il conservatorismo estremo, il razzismo, l’assolutizzazione dell’identità sociale, l’autoritarismo dei seguaci, il clientelismo: sono le principali forme degenerative alle quali può approdare il comunitarismo.