L’esprit d’Europe
Come recuperarlo riformando le istituzioni
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In occasione del 50° anniversario dei Trattati di Roma l’autore traccia un quadro della situazione di stallo in cui si trova l’unificazione politica europea dopo il rigetto della proposta di Costituzione e avanza alcuni
In occasione del 50° anniversario dei Trattati di Roma l’autore traccia un quadro della situazione di stallo in cui si trova l’unificazione politica europea dopo il rigetto della proposta di Costituzione e avanza alcuni suggerimenti di riforma istituzionale per il rilancio dell’economia europea.
La ripresa produttiva e delle prospettive di occupazione è considerata condizione necessaria per riacquistare il consenso perduto dagli ideali di riunificazione politica del Vecchio Continente. L’autore riconosce che la proposta di concentrarsi sul rilancio dell’economia ha tutti i tratti di una concezione materialistica della storia, proprio quella che si voleva tenere fuori dall’Europa; ma sottolinea anche che i Padri Fondatori dell’Unione, pur ispirandosi a una concezione illuministica, hanno assegnato agli accordi economici il ruolo di viatico per il raggiungimento dell’unificazione politica, finendo con imprimere un’impronta materialistica alla costruzione europea.
Tra le proposte di riforma l’autore include l’allargamento delle competenze della Banca Centrale Europea ai rapporti di Cambio estero dell’euro e una esplicita responsabilizzazione della stessa nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo. Sollecita inoltre l’estensione della concorrenza ai settori agricoli e dei servizi, accompagnata da una maggiore elasticità nell’uso della politica fiscale, al fine di alleggerire il peso del controllo dell’inflazione che grava sulla politica monetaria e di propiziare un miglior funzionamento dell’euro-area per compensare la diversità degli effetti derivanti da shock esterni dovuta alle caratteristiche non ottimali prevalenti al suo interno.