L’altra religione
Il ritorno dello stato etico
Cartaceo
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Nel testo viene identificato un filo conduttore che consente di dare un senso unitario agli avvenimenti che hanno preso l’avvio alla fine del secondo conflitto mondiale. Vengono ripercorse le tappe del progetto, politico e
Nel testo viene identificato un filo conduttore che consente di dare un senso unitario agli avvenimenti che hanno preso l’avvio alla fine del secondo conflitto mondiale. Vengono ripercorse le tappe del progetto, politico e culturale, che aveva in animo di “liberare le menti di tutto il popolo dall’ignoranza, dal pregiudizio, dal sospetto e dalla paura, al fine di essere educati alla giustizia, alla libertà e alla pace…”.
Si cerca di spiegare perchè quel progetto così “giusto” e condivisibile si sia dimostrato fallimentare, nonostante tutte le buone intenzioni dei promotori e perchè sia indispensabile cambiare rotta il più rapidamente possibile.
Bisogna prendere coscienza del fatto che ci troviamo davanti a un bivio e siamo ancora in tempo per scegliere il nostro futuro e quello dei nostri figli. Anche se lo spazio di manovra è limitato, siamo ancora in grado di decidere se vogliamo vivere dentro un sistema invisibile che utilizza una poderosa macchina propagandistica che mira a sedurre la stampa, la scuola, le istituzioni culturali, scientifiche, caritatevoli, di intrattenimento, religiose, mediche, con il canto delle sirene di un mondo riempito di idoli materialisti e governato da uno stato onnipotente, oppure se vogliamo vivere in un sistema di cui ciascuno sia aiutato a comprendere le innumerevoli difficoltà e insidie del vivere in un sistema in cui ciascuno sia aiutato a comprendere le innumerevoli difficoltà e insidie del vivere quotidiano e come potervi far fronte con le limitate risorse umane.
Siamo ancora in tempo per porre un argine alla falsa illusione che lo statismo e il relativismo morale siano la ricetta giusta per mettere ordine nelle passioni e nei comportamenti degli esseri umani a livello globale.
Il tempo, però , stringe e il solo modo che abbiamo di evitare di ripercorrere antiche strade che aprono le porte della schiavitù, il solo modo che abbiamo di riprenderci la libertà, il diritto alla vita e alla felicità con cui nasce ogni singolo essere umano è quella di riportare le grandi scelte e le grandi verità nelle mani di Dio, lontano dalle strategie e dalle follie ricorrenti degli esseri umani.
Rassegna
- Il Quotidiano del Sud 2024.08.17
L’inno alla vita in salsa calabra di Cataldo Perri
di Giuseppe Smorto