Karl Popper e il mestiere dello scienziato sociale
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Il 28 febbraio e il 1° marzo del 2002 si è tenuto alla Luiss“Guido Carli” di Roma un convegno su Karl Popper e il mestiere dello scienziato sociale. Nello sviluppo delle relazioni, negli interventi
Il 28 febbraio e il 1° marzo del 2002 si è tenuto alla Luiss“Guido Carli” di Roma un convegno su Karl Popper e il mestiere dello scienziato sociale. Nello sviluppo delle relazioni, negli interventi alle tavole rotonde e soprattutto nelle discussioni che ne sono seguite, sono state fatte oggetto di riflessione questioni relative alla falsificabilità come criterio di demarcazione tra scienza e non-scienza, alla teoria propensionale della probabilità, alla criticabilità delle teorie filosofiche, alla smentibilità della base empirica della scienza, al determinismo metafisico e a quello scientifico , ma il tema attorno al quale si è incentrato l’intero dibattito ha riguardato il contributo di Popper alla metodologia delle scienze sociali. Più in particolare, l’attenzione è stata rivolta all’individualismo metodologico e al compito delle scienze sociali inteso quale analisi delle conseguenze inintenzionali delle azioni umane intenzionali.
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