J’accuse
Il dramma italiano di un'ennesima occasione perduta
Cartaceo
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Facendo seguito alla sua diagnosi delle eresie e degli esorcismi della politica economica italiana, pubblicata nel 2012 per gli stessi tipi, che ha raccolto molti consensi e ricevuto due riconoscimenti autorevoli, con questa nuova
Facendo seguito alla sua diagnosi delle eresie e degli esorcismi della politica economica italiana, pubblicata nel 2012 per gli stessi tipi, che ha raccolto molti consensi e ricevuto due riconoscimenti autorevoli, con questa nuova raccolta di scritti l’Autore traccia un quadro organico dei problemi urgenti che l’Italia deve affrontare al suo interno e in Europa. Egli muove tre J’accuse ai Governi che si sono succeduti dal 2008, data di inizio della crisi finanziaria mondiale: quella di aver trascurato di riaccendere il secondo importante motore della crescita italiana, le costruzioni, come hanno fatto gli Stati Uniti e la Germania; quella di considerare la crescita reale come il principale problema italiano, mentre lo è la spaccatura economica e politica tra il Nord e il Sud; quella di aver aumentato imposte e tasse per sanare la finanza pubblica, mentre le ha usate per accrescere la spesa pubblica primaria. Completano il quadro quattro lettere aperte destinate ai protagonisti della crisi – Juncker, Draghi, Visco, Padoan – già pubblicate e una nuova rivolta al Governo e alla Banca d’Italia, invitandoli a cambiare obbiettivi perseguiti e strumenti usati al fine di invertire la traiettoria verso il sottosviluppo del Paese.
Rassegna
- La Verità 2018.05.25
Dall’euro alla sovranità. Le «eresie» di Savona terrorizzano Bruxelles - Milano Finanza 2015.09.18
Caro Visco, questa Europa dalla moneta facile e dal fisco difficile non può funzionare
di Paolo Savona - L'Unione Sarda 2015.07.16
Tutte le colpe della crisi: il “j’accuse” di Paolo Savona
di Matteo Mascia - Il Denaro 2015.07.06
Questi politici ciechi ci portano alla rovina
di Paolo Savona