Individualismo: quello vero e quello falso
Prefazione di Dario Antiseri
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Diversamente dai collettivisti (positivisti, marxisti, strutturalisti, ecc.), l’individualista metodologico non attribuisce sostanza indipendente dagli individui a concetti collettivi (per esempio: “società”, “patria”, “partito”, “classe sociale”, “rivoluzione”). L’individualista metodologico non reifica – non li rende
Diversamente dai collettivisti (positivisti, marxisti, strutturalisti, ecc.), l’individualista metodologico non attribuisce sostanza indipendente dagli individui a concetti collettivi (per esempio: “società”, “patria”, “partito”, “classe sociale”, “rivoluzione”). L’individualista metodologico non reifica – non li rende cose – i concetti collettivi; e questo per la ragione che: solo l’individuo esiste, solo l’individuo ragiona, solo l’individuo agisce. Sta qui il nocciolo teorico dell’individualismo metodologico. Ma – ammonisce Friedrich A. von Hayek in questo suo importantissimo scritto – è necessario e urgente distinguere l’individualismo vero da quello falso. Mentre il falso individualismo (figlio di una “irragionevole Età della Ragione”) concepisce tutte le istituzioni e tutti gli eventi sociali, nella loro genesi e nei loro mutamenti, quali esiti di progetti intenzionali; il vero individualista sa che la maggior parte delle istituzioni – e, tra queste, istituzioni di fondamentale importanza quali il linguaggio, la moneta, lo Stato, la concorrenza, ecc. – sono il risultato inintenzionale di azioni umane volte ad altri scopi. Il vero individualista è consapevole dei limiti della ragione umana; sa che, oltre che fallibili, noi siamo pure ignoranti – essendo le conoscenze, soprattutto quelle particolari di tempo e di luogo, disperse tra milioni e milioni di uomini; vede un nesso essenziale tra ignoranza e libertà; non identifica il suo individualismo né con l’anarchismo né con l’egoismo. Il vero individualismo è un individualismo che è fondamento della democrazia, difesa della famiglia e delle formazioni intermedie, negazione dei privilegi. E se il falso individualismo è il prodotto di una esagerata fiducia nei prodotti della ragione, «l’atteggiamento fondamentale del vero individualismo è un atteggiamento di umiltà nei confronti del processo attraverso cui il genere umano ha raggiunto cose che non sono state capite o pianificate da nessun individuo».