In punta di baionetta
1860-1870: le vittime militari della Guerra Meridionale nascoste nell’Archivio di Stato di Torino
Cartaceo
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Sull’esistenza di vittime nascoste dall’esercito sabaudo, nel periodo 1860-1870, sono in corso da più di dieci anni accese polemiche. Si contrappongono con toni molto duri quanti sostengono che niente è stato nascosto e
Sull’esistenza di vittime nascoste dall’esercito sabaudo, nel periodo 1860-1870, sono in corso da più di dieci anni accese polemiche. Si contrappongono con toni molto duri quanti sostengono che niente è stato nascosto e quanti, invece, sostengono che migliaia di soldati sono stati sciolti nella calce per non rivelare la responsabilità dell’Esercito nella loro morte. Questo volume tenta di valutare in termini rigorosamente scientifici questa polemica riportandola nel rigoroso ambito dell’analisi dei dati. Vengono analizzate, a questo proposito, circa 3.500 biografie di militari meridionali ricavate dai Ruoli Matricolari o da ruolini, tabelle e pubblicazioni ufficiali. Le biografie sono riferite a 1.300 prigionieri di guerra, oltre 700 soldati immatricolati nel 41° Reggimento considerato, da Alessandro Barbero, un campione rappresentativo dei 100 Reggimenti italiani, circa 1.000 soldati inviati ai Cacciatori Franchi tra il 1861 e il 1868 e 500 circa soldati trasferiti dai Cacciatori Franchi alle Compagnie di Disciplina tra il 1868 e il 1870.
Rassegna
- Il Quotidiano del Sud / L'altra voce dell'Italia 2024.07.22
Ci sono le verità di Alessandro Barbero E poi c’è la Verità, quella dei documenti
di Giuseppe Gangemi - Il Piccolo 2023.03.21
Le vittime nascoste della guerra con i briganti
di A.B. - La Stampa 2023.03.18
Con “In punta di baionetta” si parla del Regno d’Italia
di R.Al. - Il Piccolo 2023.03.17
Le vittime nascoste della guerra ai briganti
di Redazione - Il Dubbio 2022.04.19
Nessun neoborbonismo, ma che fine hanno fatto i prigionieri di Fenestrelle?
di Gianni Alati