Il volto tra alterità e intercultura
Un confronto filosofico-pedagogico tra Jacques Maritain ed Emmanuel Lévinas
Prefazione di Gennaro Giuseppe Curcio
Cartaceo
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Jacques Maritain ed Emmanuel Lévinas sono da annoverare come fondatori di due scuole filosofiche che tanto hanno contribuito a modificare il pensiero del Novecento. Il personalismo di Maritain e l’alterità del volto di Lévinas
Jacques Maritain ed Emmanuel Lévinas sono da annoverare come fondatori di due scuole filosofiche che tanto hanno contribuito a modificare il pensiero del Novecento. Il personalismo di Maritain e l’alterità del volto di Lévinas sono alla base dei profondi cambiamenti interculturali che, all’indomani del secondo conflitto mondiale, sono subentrati in Europa e nell’Occidente in generale. Le loro novità speculative, in pieno contrasto con i totalitarismi sorti nel secolo breve, sono impresse in molti articoli della Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo che sancisce i principi ispiratori di ben centotrenta Convenzioni giuridiche internazionali e di circa novanta Costituzioni nazionali. La fecondità del loro pensiero scaturisce dall’aver posto al centro dell’attività speculativa l’uomo, realizzando una sostituzione che possiamo definire epocale e rivoluzionaria sul piano filosofico: la persona e il volto subentrano alla mitologia dell’essere e alla sua ontologia soggettivistica