Antonella Mazzeo

Il ruolo delle energie alternative nelle regole delle trasformazioni ambientali

Prime problematiche di sostenibilità, compatibilità ed eco-efficienza in siti archeologici

Prefazione di Rosario Giuffrè

Cartaceo
23,75 25,00

Nulla più della semplicità e dell’essenzialità può essere ricondotto alla produzione greca, nulla più della sinuosità e delle curve alle forme romane. “La città romana non è mai un errore. Anzi è spesso un

Nulla più della semplicità e dell’essenzialità può essere ricondotto alla produzione greca, nulla più della sinuosità e delle curve alle forme romane. “La città romana non è mai un errore. Anzi è spesso un prodigioso poema che coniuga la geometria alla natura!…I Romani erano chiari, forti, semplici ed esperti di geometria.” (in “Le Corbusier, Scritti”, a cura di Rosa Tamborrino). La tematica della ricerca presentata nel testo è il prodotto dell’inquietudine personale verso un sempre più prossimo disastro ecologico e culturale insieme. Inquietudine che, ad eco teoriche affianca atteggiamenti pratici, elargendo soluzioni di semplice esecuzione formale, di diretta derivazione dalle leggi cosmiche, fisiche e dunque della natura. Non si è concepito nulla che fosse arzigogolato, plasticamente decorato, ma tutto è stato misurato, semplicemente strutturato, economico nell’essenza e nella forma. Forma e funzione sono state concepite, infatti, come espressioni della matematica, immanenti nella sostanza e nell’essenza dell’architettura, punti precisi, fuochi di parabole, ellissi, e fors’anche iperboli, come quel “punto di accumulazione” che guida il progettista a comporre il suo pensiero. Questi luoghi matematici entrano così nelle espressioni dell’architettura, le cui parti sono in armonica effusione con le onde irradiate del sistema cosmico.