Il mito della democrazia sociale
Giovanni Gronchi e la cultura politica dei cattolici italiani (1902-1955)
Cartaceo
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L’Autore illustra il percorso politico di Giovanni Gronchi, intellettuale cattolico, sindacalista, esponente di spicco prima del Partito popolare di don Sturzo e poi della Democrazia cristiana. Finora poco studiato, Gronchi è figura di raccordo
L’Autore illustra il percorso politico di Giovanni Gronchi, intellettuale cattolico, sindacalista, esponente di spicco prima del Partito popolare di don Sturzo e poi della Democrazia cristiana. Finora poco studiato, Gronchi è figura di raccordo tra le istanze sociali cattoliche e la dialettica democratica repubblicana, tanto da essere eletto presidente della Repubblica da un vasto fronte di centro-sinistra. Indagare, al di là delle contingenze parlamentari, le ragioni della convergenza sul suo nome di quell’ampio schieramento politico a metà degli anni Cinquanta, significa ripensare la natura dei programmi sociali di movimenti e partiti usciti dalla Resistenza e confluiti nella Costituente, e in particolare riflettere sulle componenti sociali-corporative di un comune atteggiamento democratico.
Affiancando al taglio politologico l’impiego di fonti storico-documentarie, l’Autore opera una disamina della collocazione del pensiero sociale cattolico nel contesto dei dibattiti e delle esperienze di intervento sociale maturati tra gli anni Trenta e Cinquanta, seguendo lo strutturarsi del percorso di un“mito politico” che avrebbe portato Gronchi alla presidenza della Repubblica italiana.