Il Gotha di Cosa nostra
La mafia dopo Provenzano nello scacchiere internazionale del crimine
Prefazione di Francesco Forgione
Cartaceo
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Boss, imprenditori, politici e traffici. Passato e presente. Tante storie nello spartito di un’unica storia, quella dell’intramontabile Cosa nostra. È scritta nell’operazione Gotha, che decapita la direzione strategica della mafia. Una cimice nel quartier
Boss, imprenditori, politici e traffici. Passato e presente. Tante storie nello spartito di un’unica storia, quella dell’intramontabile Cosa nostra. È scritta nell’operazione Gotha, che decapita la direzione strategica della mafia. Una cimice nel quartier generale dei “corleonesi” svela tutto. Voci e sussurri trasmettono vecchi riti e nuovi progetti degli “uomini d’onore”. Ambiguità e prepotenze, obiettivi politici e sogni di dominio si proiettano con terribile genuinità. Cosa nostra è al bivio. Il “fantasma” Binnu sta per abdicare. Non è più il killer spietato al fianco di Liggio e neppure il complice di Riina nelle stragi dei servitori dello Stato. Ora predica “mimetismo” e “immersione”. Ma i suoi “pizzini” non frenano le smanie di potere dei tanti. La latitanza ha i giorni contati. La lotta per la successione è già aperta. A contendersela sono anziani leader e “giovani leoni”. Sullo sfondo i rancori mai sopiti della mattanza del 1982. Una “guerra” è sul punto di esplodere. Per vincerla non bastano kalashnikof, astuzie e tradimenti. Ci vuole forza economica e attivismo sulla rotta Palermo- New York, per dominare il narcosistema internazionale. Coi dollari si può investire nell’abbigliamento, nell’alta finanza, nei porti, nella sanità, nella rete hi-tech. Ma contano le relazioni per fare impresa. Non è sufficiente appoggiare politici senza scrupoli con la potente “macchina elettorale” mafiosa. Il futuro chiede una nuova classe dirigente al posto dei vecchi e sanguinari capi. Il futuro non c’è senza i “propri uomini” nelle istituzioni; senza il supporto di consulenti per le questioni legali, gli investimenti, l’occultamento dei fondi; senza l’abilità nel manovrare l’immenso potenziale economico dell’organizzazione.
Rassegna
- Giornale di Sicilia 2023.04.06
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di Umberto Lucentini