Annina Vallarino

Il femminismo inutile

Vittimismo, narcisismo e mezze verità: i nuovi nemici delle donne

La prima incisiva indagine critica italiana capace di scuotere le fondamenta del femminismo contemporaneo. Con la precisione e l’ironia che la contraddistinguono, l’autrice delinea il ritratto tagliente di un neofemminismo troppo spesso incentrato sulla

La prima incisiva indagine critica italiana capace di scuotere le fondamenta del femminismo contemporaneo. Con la precisione e l’ironia che la contraddistinguono, l’autrice delinea il ritratto tagliente di un neofemminismo troppo spesso incentrato sulla vittimizzazione e distratto da questioni marginali. Attraverso esempi e citazioni ci mostra un’ideologia che, anziché emancipare, confina le donne in un ruolo passivo, rischiando di rappresentare un regresso sul piano politico e culturale. Non mancano riflessioni sui tribunali sommari del post #MeToo, sul narcisismo del femminismo performativo, su termini falsamente scientifici come “mascolinità tossica” e “cultura dello stupro”. Il femminismo inutile sfida anche le nuove ideologie, come intersezionalità e transfemminismo, ormai esercitate come dogmi. Il monito è chiaro: il rischio del neofemminismo è smarrire il vero obiettivo, ovvero eguaglianza e giustizia, e ignorare le autentiche
sfide quotidiane delle donne.

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Indice

Premessa
Introduzione

Prima parte – La donna fragile
1. Le nuove oppresse
2. L’ossessione per le parole
3. Professione femminista
4. Una competizione tra vittime
5. L’industria della sofferenza

Seconda parte – La paura del sesso
6. Eppure non siamo l’America
7. «Cultura dello stupro»: storia di un’americanata
8. La libertà di avere una bad date
9. La rivoluzione sessuale: libertà o fregatura?
10. Libere o protette?
11. Quando prudenza e colpevolizzazione si confondono
12. La guerra totale

Terza parte – I nuovi credi
13. L’uomo decostruito
14. L’intersezionalità: teoria dalle troppe identità
15. Islam e l’oltraggio selettivo
16. Donne si è o si diventa?
17. Contro la cancellazione delle donne
18. Quando il dibattito è annullato

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