Il “buono-scuola” per una “buona scuola”
Senza parità economica, la parità giuridica tra scuole statali e scuole private è solo un ulteriore inganno carico di nefaste conseguenze. Ma questa, purtroppo, è la situazione in cui versa il nostro sistema formativo,
Senza parità economica, la parità giuridica tra scuole statali e scuole private è solo un ulteriore inganno carico di nefaste conseguenze. Ma questa, purtroppo, è la situazione in cui versa il nostro sistema formativo, privo di quella «macchina di scoperta del nuovo, da cui scegliere il meglio» che consiste nella competizione tra scuola e scuola. Conseguentemente, la proposta del buono-scuola non rappresenta forse la giusta terapia per le difficoltà che attanagliano sia la scuola statale che quella paritaria? E poi: non è giusto e soprattutto non è libero un Paese dove una famiglia che iscrive un figlio ad una scuola paritaria debba pagare per questa sua scelta di libertà. Insomma: uno Stato che costringe a comprare pezzi di libertà può dirsi ancora Stato di diritto? Ebbene, a queste domande e ad altri interrogativi con esse interconnessi si cerca di rispondere con le considerazioni di questo breve saggio, la cui tesi di fondo è che la scuola statale è un bene grande e prezioso e che, per questo, va protetto e salvato: salvato dallo statalismo.
Rassegna
- La Ragione 2024.04.09
Non tutta l’ignoranza viene per nuocere
di Carlo Marsonet - La Discussione 2024.02.01
Conversazione con Lorenzo Infantino
di Giuseppe Mazzei - Liberalcafe.it 2023.12.05
Conoscenza e processo sociale – Lodi Liberale
di Martina Cecco - Ilgiornale.it 2023.09.12
Hayek e la libertà di conoscere (e sbagliare)
di Carlo Lottieri - Il Giornale di Brescia 2015.06.05
Buona scuola il fine, Buono Scuola il mezzo
di Angelo Santagostino