Icone della solitudine
a cura di A. Romano Tassone
Cartaceo
€13,30 €14,00
È ormai diffusa la percezione che, paradossalmente, la solitudine cresca con l’aumento della connessione globale. Tuttavia, esiste una differenza radicale tra solitudine e isolamento. Mentre l’isolamento è fonte di esclusione e separazione, e dunque
È ormai diffusa la percezione che, paradossalmente, la solitudine cresca con l’aumento della connessione globale. Tuttavia, esiste una differenza radicale tra solitudine e isolamento. Mentre l’isolamento è fonte di esclusione e separazione, e dunque spesso causa di depressione e disperazione, la solitudine, al contrario, può essere vissuta sia in termini di separazione dall’altro e da sé, sia come presupposto positivo di responsabilizzazione dell’individuo, di recupero e valorizzazione dell’identità. In questa tensione tra opposti, il libro richiama alcuni paradigmi interpretativi che dall’Antico e dal Nuovo Testamento si ricollegano alle testimonianze e alle riflessioni di interpreti di ieri e di oggi, autentiche icone della solitudine. Il post scriptum fornisce un aggiornamento ragionato degli indirizzi che società e istituzioni stanno assumendo di fronte al fenomeno.
Indice
1. Considerazioni sulla solitudine nella Scrittura. Tra sanzione e contemplazione
1. La condanna alla solitudine
2. La solitudine degli ultimi
3. Pacificazione e redenzione
4. Il paradigma del Logos
5. Ai confini della relazione: segreto, mistero, silenzio
2. Quale solitudine
1. Visioni distopiche
2. Declinazioni della solitudine
3. Icone della solitudine
1. Thomas More. L’amicizia diacronica
2. Friedrich Hölderlin. La follia come catarsi
3. Carl Schmitt. La sapienza della cella
Elogio della solitudine
Post scriptum
Connessione globale e solitudine
Nota editoriale
Indice dei nomi