I fallimenti dello Stato interventista
Prefazione di Lorenzo Infantino
Cartaceo
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L’interventismo economico delo Stato distrugge le risorse collettive distrugge le risorse collettive; impedisce la crescita della conoscenza e blocca l’innovazione; è un’esauribile fonte di corruzione; ed è permanente e sistematica minaccia per la libertà.
Scrive
L’interventismo economico delo Stato distrugge le risorse collettive distrugge le risorse collettive; impedisce la crescita della conoscenza e blocca l’innovazione; è un’esauribile fonte di corruzione; ed è permanente e sistematica minaccia per la libertà.
Scrive Mises: “Ovviamente l’opinione pubblica non ha affatto torto a sentire dappertutto puzzo di corruzione nello Stato interventista (…) corruttori (…e) corrotti (…) violano le leggi e sono perfettamente consapevoli di danneggiare il bene collettivo. E, poichè a poco a poco si abituano a violare le leggi penali e le norme morali, finiscono per perdere interamente la facoltà di distinguere tra il giusto e l’ingiusto, tra il bene e il male (…) si finisce per pensare che in fondo peccare contro la legge e il male morale faccia “purtroppo parte della vita” e per deridere quei “teorici” che vorrebbero che le cose andassero diversamente”. Si afferma così l’uomo politico che dispensa più “favori”. Il successo dipende dall’ammontere della spesa pubblica che il politico può, in un modo o nell’altro, destinare ai suoi clientes. Proprio il contrario di quel che avviene nel mercato, dove si afferma l’imprenditore che sa essere competitivo, contenere i propri costi.