AICI - Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane
Gli Istituti Culturali: una mappa ragionata
Prefazione di Gerardo Bianco
Cartaceo
€9,50 €10,00
Questo volume si ricollega al Rapporto Gli istituti culturali tra passato e futuro, pubblicato da Rubbettino nel 1998 e ne costituisce un’ideale versione aggiornata e ampliata.
Il Rapporto del 1998 intendeva contribuire a far conoscere
Questo volume si ricollega al Rapporto Gli istituti culturali tra passato e futuro, pubblicato da Rubbettino nel 1998 e ne costituisce un’ideale versione aggiornata e ampliata.
Il Rapporto del 1998 intendeva contribuire a far conoscere l’attività svolta dagli istituti culturali, componente essenziale della comunità nazionale, e i preziosi patrimoni documentari posseduti dai soci dell’aici. Poiché da allora il numero degli istituti associati all’aici è aumentato considerevolmente, ed è cresciuta la diversificazione delle loro attività e dei loro ambiti di intervento, l’Associazione ha inteso, con questo volume, offrire uno strumento aggiornato di conoscenza e riflessione sull’attuale fisionomia culturale dei suoi soci e di se stessa.
Il lettore troverà, oltre alla prefazione di Giuseppe Vacca alla I edizione e al saggio di Ida Dominijanni sul ruolo degli istituti culturali nella storia repubblicana, una nuova prefazione di Gerardo Bianco, attuale presidente dell’Associazione, il repertorio aggiornato degli istituti associati, ciascuno corredato di un breve profilo, e un contributo di Sabina Addamiano e di Lucia Zannino, inteso a verificare se e in quale misura gli istituti culturali siano riusciti ad adeguare il loro profilo e le loro funzioni di conservazione e valorizzazione dei patrimoni ai profondi mutamenti del contesto socioculturale e alle esigenze della società civile.
E tale contributo, sulla base di un’indagine svolta nel 2002, mette in rilievo proprio, oltre agli elementi di continuità nell’azione degli istituti, le importanti spinte innovative che ne hanno caratterizzato la storia recente. Adozione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, avvio di collaborazioni operative con soggetti privati, interventi nel mondo della formazione, mutamenti nelle direzioni della ricerca, sono tra i più importanti elementi di novità rilevati, che rafforzano la capacità degli istituti di fornire un contributo unico e insostituibile alla vita culturale del Paese e alla sua memoria storica.
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