Gli incarnati
«La osservai ancora per un po’, mi resi conto che quella figura non affiorava semplicemente dal passato, ma forse da un’altra vita, o da un sogno, o da un’esistenza solo possibile che non si
«La osservai ancora per un po’, mi resi conto che quella figura non affiorava semplicemente dal passato, ma forse da un’altra vita, o da un sogno, o da un’esistenza solo possibile che non si era mai realizzata»
In un presente distopico, sullo sfondo di una Roma grigia e alienante, il protagonista de Gli incarnati fugge dalle proprie frustrazioni quotidiane coltivando un’ossessione erotica per una giovane sconosciuta. Tale desiderio sarà così incontenibile da condurlo a mutare nel corpo. Nel suo testicolo destro si svilupperà un tumore dall’assurda morfologia cerebrale. La sua seconda intelligenza, quella della carne, lo guiderà alla liberazione da ogni convenzione sociale e familiare, consentendogli di sperimentare la pulsione pura del corpo. L’incontro, poi, con la Donna clitoride, suo pendant al femminile, metterà in pericolo l’intera civiltà.
Rassegna
- La Repubblica - Ed. Bari 2024.11.17
Il rimedio alla frustrazione è il sogno
di ale.min.