Gabriella Fanello Marcucci

Giuseppe Pella

Un liberista cristiano

Cartaceo
19,00 20,00

Nel difficile dopoguerra italiano, dal 1946, emerge, nella gestione della politica economica, la personalità di Giuseppe Pella, che restò ininterrottamente alla guida dei ministeri finanziari fino al gennaio 1954. Egli può essere considerato, alla

Nel difficile dopoguerra italiano, dal 1946, emerge, nella gestione della politica economica, la personalità di Giuseppe Pella, che restò ininterrottamente alla guida dei ministeri finanziari fino al gennaio 1954. Egli può essere considerato, alla luce dei fatti e delle fonti documentarie, il principale artefice della rinascita economica del Paese.
Eppure Pella è oggi sconosciuto alla maggior parte degli italiani al di sotto dei sessant’anni. Coloro che lo ricordano lo considerano per lo più un personaggio sfocato, tanto occupato nella difesa della lira e nel contenimento della spesa al punto da far da freno al progresso sociale. La realtà è un’altra: dopo oltre sette anni di presenza di Pella nei ministeri finanziari le condizione economiche e il livello di vita degli italiani avevano compiuto un miracoloso balzo in avanti.
Inoltre il disavanzo del bilancio dello Stato, che ammontava nel 1948 a 844 miliardi, era sceso nel 1953 a 180 miliardi.Il suo esempio e il suo insegnamento, la sua capacita teorica e pratica di collocare i problemi economici e finanziari in un quadro dottrinario ampio, comunitario e internazionale, meriterebbero l’attenzione di coloro che, oggi, sono investiti della responsabilità politica in quel settore.
Premio Biella Letteratura e Industria 2008
VII edizione
Premio Speciale della Giuria