Rosella Faraone

Giovanni Gentile e la «questione ebraica»

Cartaceo
12,83 13,50

Questo studio si rivolge a quell’aspetto della complessa e controversa personalità di Giovanni Gentile che riguarda il suo atteggiamento di fronte alla politica razziale del fascismo, approfondendo la posizione del filosofo non solo dal

Questo studio si rivolge a quell’aspetto della complessa e controversa personalità di Giovanni Gentile che riguarda il suo atteggiamento di fronte alla politica razziale del fascismo, approfondendo la posizione del filosofo non solo dal punto di vista strettamente biografico, ma anche rispetto ai capisaldi essenziali della sua speculazione, e alla sua opera come organizzatore di cultura. Soprattutto tale attività, oltre a rappresentare un aspetto essenziale per la comprensione e la valutazione della figura di Gentile, appare ancora più importante ai fini dell’individuazione del ruolo e della reale efficacia della sua azione nella cultura italiana del ventennio fascista. Il volume considera quindi le prese di posizione sul razzismo che comparvero, durante tutto l’arco degli anni Trenta, sulle riviste filosofiche e le iniziative editoriali riconducibili alla direzione gentiliana. Ne risulta un quadro composito nel quale si intrecciano le voci di intellettuali come Benedetto Croce, Carlo Antoni, Delio Cantimori, Guido Calogero, Karl Löwith, Paul Oskar Kristeller.(2003) pp. 240