Sabrina Renna, Roberto Cannavò
Frammenti di memoria sparsi sui marciapiedi
Prefazione di Gioacchino Criaco. Introduzione di Elisabetta Zamparutti
Un’attivista d i Nessuno tocchi Caino che lotta per il superamento del carcere, facendone una ragione di vita, un ex ergastolano ostativo che oggi, dopo aver sperato contro ogni speranza, è stato riconsegnato
Un’attivista d i Nessuno tocchi Caino che lotta per il superamento del carcere, facendone una ragione di vita, un ex ergastolano ostativo che oggi, dopo aver sperato contro ogni speranza, è stato riconsegnato alla libertà. Sabrina e Roberto si incontrano in un flusso di coscienza senza barriere, confini, diffidenze e asperità. Il racconto del passato di un ex uomo di mafia, la sua nuova coscienza tersa e cristallina, raccolti dallo sguardo di una giovane donna siciliana. Non un omaggio a una curiosità morbosa ma un viaggio in una storia piena di contraddizioni che muta, si evolve, infine imboccala strada del cambiamento. Tutto scorre come un fiume e non ci si bagna mai nella stessa acqua. La prova che non può esistere una pena senza fine, senza speranza. Che gli uomini non sono condannati a un futuro come ritorno, ma hanno le riserve interiori per riconquistare il loro ritorno al futuro.
Rassegna
- La Provincia di Lecco 2022.09.10
«Il carcere non serve: parola di killer»
di Stefano Ferrari - Il Riformista 2022.06.24
Prima, durante e dopo il carcere. Le tre vite di Roberto
di Elisabetta Zamparutti