Elogio dell’antipolitica
In difesa delle libertà individuali
Il libro è un pamphlet in cui alla voce dell’autore si mescolano quelle di chi tesse le lodi dell’antipolitica, ovvero della società civile. L’autore affronta molti aspetti della vita quotidiana, spiegando le ragioni di
Il libro è un pamphlet in cui alla voce dell’autore si mescolano quelle di chi tesse le lodi dell’antipolitica, ovvero della società civile. L’autore affronta molti aspetti della vita quotidiana, spiegando le ragioni di chi ritiene inderogabile porre l’accento sull’importanza delle libertà individuali. L’antipolitica non è un’invenzione dei giorni nostri. Bruno Leoni, oltre cinquant’anni fa, si domandava: “Ma come è possibile che un cittadino voglia delegare le sue scelte ad un politico che dei mestieri degli altri conosce poco o nulla?”. Mai domanda è stata tanto attuale. Il fallimento della Grecia è forse la dimostrazione più eclatante di quanto la “politica sia spesso il problema e non la soluzione”. Nonostante tutti i fallimenti del collettivismo – appurati e dimostrati dalla storia nel solo Novecento – stare ad ascoltare un mucchio di fanfaroni – la casta appunto – come fossero degli oracoli, come se rappresentassero la soluzione ai problemi che essi stessi han creato suona quantomeno paradossale. Se le opinioni rimangono opinioni, i numeri sono incontrovertibili e non danno ragione a chi chiede più Stato, più interventismo, più leggi e più regole.