Ecologia integrale e diplomazia dei valori
La Santa Sede per l'alimentazione dell'umanità
Prefazione di Stefano Zamagni. Nota introduttiva di Antonio G. Chizzoniti
Cartaceo
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Paolo VI davanti all’Assemblea Generale dell’ONU ricordava che la Chiesa quale “esperta in umanità” è “la voce dei poveri, dei diseredati, dei sofferenti, degli anelanti alla giustizia, alla dignità della vita, alla libertà, al
Paolo VI davanti all’Assemblea Generale dell’ONU ricordava che la Chiesa quale “esperta in umanità” è “la voce dei poveri, dei diseredati, dei sofferenti, degli anelanti alla giustizia, alla dignità della vita, alla libertà, al benessere e al progresso”. Con Papa Francesco, e il suo impegno a favore di uno sviluppo umano integrale, ha ripreso respiro quella “diplomazia dei valori” di cui la Chiesa è principale attrice nel palcoscenico della comunità internazionale. Uno dei momenti più concreti di questa azione trova il suo positivo sviluppo nell’attività della Santa Sede presso le Agenzie specializzate del Polo Romano dell’ONU: la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura), l’IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo) e il PAM (Programma Alimentare Mondiale). In questo breve, ma intenso e ricco volume, mons. Fernando Chica Arellano, Osservatore Permanente della Santa Sede presso queste Agenzie, dà conto del magistero di Papa Francesco in uno dei settori prioritari per la Santa Sede. L’attenzione per il mondo dell’agricoltura e l’alimentazione, per il cambiamento climatico e la sostenibilità direttamente connessa con l’opzione preferenziale per gli ultimi e i più poveri (braccianti, piccoli contadini, pescatori, popoli indigeni), la dimensione della giustizia sociale e della cura della casa comune, cioè il paradigma dell’ecologia integrale, sono alla base del contributo che la Chiesa porta quotidianamente a favore dell’umanità. Battersi per lo sviluppo integrale, come ricordato da Stefano Zamagni nella sua prefazione, vuol dire lottare per l’allargamento degli spazi della libertà da (dalla fame, dall’ignoranza, dalle tante nuove forme di schiavitù), della libertà di (realizzare il proprio piano di vita, di autodeterminarsi), ma anche lottare per la libertà con.
Indice
Nota introduttiva di Antonio G. Chizzoniti
Prefazione di Stefano Zamagni
1. Presenza e contributo della Santa Sede nel contesto della diplomazia multilaterale. Il caso del Polo Romano delle Nazioni Unite
1. La soggettività internazionale della Santa Sede
2. L’attività multilaterale della Santa Sede nelle Organizzazioni internazionali
3. Il primo ambito d’azione della diplomazia dei valori: la difesa della pace e la promozione dello sviluppo
4. Il secondo ambito d’azione: la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali dell’uomo
5. L’azione della Santa Sede nel Polo Romano delle Nazioni Unite
5.1 L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (FAO)
5.2 Il Programma Alimentare Mondiale (WFP)
5.3 Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD)
2. Priorità della Santa Sede nel settore dell’agricoltura e dell’alimentazione
1. L’etica nell’agricoltura
1.1 Agricoltura e magistero sociale
1.2 Agricoltura e dignità del lavoro
1.3 Accaparramento della terra e destinazione universale dei beni
1.4 Agricoltura e tecnologia
1.5 Agricoltura, nutrizione e ambiente
2. Il valore del cibo per contrastare la cultura dello scarto
3. Contrasto della globalizzazione dell’indifferenza con la via della fraternità
4. Il contributo della Santa Sede nella lotta al cambiamento climatico
5. Conclusioni
Rassegna
- L'osservatore romano 2024.09.30
L’opzione per i poveri nella famiglia delle Nazioni
di Fausta Speranza