Maria Morello

Donna, moglie e madre prolifica

L'ONMI in cinquant'anni di storia italiana

Cartaceo
15,20 16,00

Dall’interesse per le tematiche relative alla legislazione di tutela della donna e della maternità (di cui l’Autrice si occupa da tempo) nasce questo studio sull’Onmi, ente pubblico sorto negli anni Venti e assurto a

Dall’interesse per le tematiche relative alla legislazione di tutela della donna e della maternità (di cui l’Autrice si occupa da tempo) nasce questo studio sull’Onmi, ente pubblico sorto negli anni Venti e assurto a grande notorietà nel decennio successivo quando il fascismo ne fa il tassello essenziale nel complesso mosaico della sua politica demografica, con indicazioni importanti anche sul ruolo assegnato alla donna nell’ambito della società. La coincidenza tra i ruoli di moglie e di madre e “la missione pubblica della donna” (esortata alla fecondità, convinta che potrà trovare la sua realizzazione nella maternità, che a lei spetta il compito primario di “produrre” figli per accrescere la potenza dello Stato) emerge con chiarezza nel programma di assistenza sociale con il quale il fascismo rende la maternità un “dovere nazionale”: tale programma si attua con una serie di misure concrete, repressive nei confronti della donna in quanto soggetto libero, come il freno alla diffusione di metodi contraccettivi e la criminalizzazione dell’aborto, ovvero, per altro verso, forme di intervento quali la tutela e l’assistenza della donna in quanto madre.