Dimenticare la Dc
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Cosa c’è che non va nella politica del nostro paese? L’Italia è davvero una nazione speciale, impossibilitata a un ordinato funzionamento della vita pubblica? Per dare una risposta articolata a questi interrogativi occorre abbandonare
Cosa c’è che non va nella politica del nostro paese? L’Italia è davvero una nazione speciale, impossibilitata a un ordinato funzionamento della vita pubblica? Per dare una risposta articolata a questi interrogativi occorre abbandonare una prospettiva storico-antropologica e concentrarsi invece sui fattori politico-costituzionali.
Per il lungo dopoguerra l’Italia è vissuta sotto un regime democristiano. Con la fine dell’Unione Sovietica è finito anche il predominio politico della dc.
Tuttavia, il ceto politico democristiano ha ostacolato, con tutti i mezzi a sua disposizione, la più razionale organizzazione dei poteri che si stava realizzando empiricamente. Così, a oltre quindici anni dalla fine della guerra fredda, il sistema politico italiano è ancora prigioniero della costituzione materiale dorotea, che permea come una seconda natura non solo il mondo politico, ma anche buona parte della classe dirigente.
Dimenticare la dc è uno slogan riassuntivo che si potrebbe più articolatamente esprimere nei termini seguenti: cancellare la costituzione materiale dorotea, chiudere l’infinita transizione italiana, stabilizzare la democrazia dell’alternanza. Questo libro propone un’analisi della vicenda italiana che ha l’ambizione di porsi come un breviario di pronto utilizzo per poter meglio compiere questa indispensabile operazione.