Diario di un viaggio a piedi
Un carattere assai eccentrico, un artista genuino, un viaggiatore versatile: questo è l’inglese Edward Lear, che il 25 luglio 1847 si mette in viaggio, insieme all’amico Proby, per un “tour” a piedi della provincia
Un carattere assai eccentrico, un artista genuino, un viaggiatore versatile: questo è l’inglese Edward Lear, che il 25 luglio 1847 si mette in viaggio, insieme all’amico Proby, per un “tour” a piedi della provincia di Reggio Calabria. Saluterà, il 5 settembre, dalla nave e con tristezza, non solo i paesaggi e le cittadine visitate, ma i calabresi che gli erano entrati nel cuore.
Aveva premesso: “Il nome di Calabria in se stesso ha non poco di romantico”, figurandosi montagne, foreste, vedute da dipingere. Quaranta giorni di viaggio a piedi permettono di conoscere – a lui e ai suoi mai annoiati lettori – luoghi “pittoreschi” e calabresi impensati, spazi naturali e caratteri umani della “punta d’Italia” nel turbine della metà dell’Ottocento. L’esperienza calabrese di Lear, il “sentiero dell’inglese”, viene riproposta oggi con un soggiorno itinerante nel Parco dell’Aspromonte.
Rassegna
- Gazzetta di Parma 2024.04.14
Viaggio attraverso la «nevrosi calabrese»
di Lucilla Lijoi - Rivista Tir 2023.09.12
Diario di viaggio nei trasporti
di Redazione