Cristianesimo e Islam
a cura di Giovanni Morrone
Cartaceo
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Mentre l’espansione dell’imperialismo europeo raggiungeva il suo apice, il giovane islamista Carl Heinrich Becker dedicava ai rapporti fra Cristianesimo e Islam un denso saggio, qui proposto in traduzione italiana a cent’anni dalla sua pubblicazione.
Mentre l’espansione dell’imperialismo europeo raggiungeva il suo apice, il giovane islamista Carl Heinrich Becker dedicava ai rapporti fra Cristianesimo e Islam un denso saggio, qui proposto in traduzione italiana a cent’anni dalla sua pubblicazione. Nel saggio Becker si propone di dimostrare la sostanziale identità di Cristianesimo e Islam durante il Medioevo, nonché di mettere in luce il contributo ingente fornito dalla tradizione cristiana alla definizione della cultura e della religione islamica. Islam e Cristianesimo si fondano sul medesimo fondamento culturale ellenistico, mentre solo in seguito all’esperienza decisiva dell’Umanesimo, i destini dei due monoteismi si separeranno definitivamente. La ricerca beckeriana è consapevolmente centrata sulla capacità dei contenuti culturali e religiosi di valicare i confini delle singole confessioni, e sul ruolo ricoperto dalle relazioni interculturali e interreligiose nel processo di definizione delle religioni universali. Becker perviene, lungo questa via, alla decostruzione delle opposizione che nel presente dividono Islam e Cristianesimo e ad una loro completa riconduzione allo sviluppo storico, il che equivale a riconoscere che le identità culturali non costituiscono essenze astoriche, ma rappresentano piuttosto il risultato di un processo storico di identificazione. In base a questo quadro interpretativo Becker ritiene possibile la modernizzazione dell’Islam, che egli interpreta però come europeizzazione e adattamento alle esigenze del dominio europeo. In tal modo l’antiessenzialismo beckeriano acquista una precisa valenza kulturpolitisch.