Cinema e Storia 2017. La storia internazionale e il cinema

Reti, scambi e transfer nel '900

a cura di Stefano Pisu e Pierre Sorlin

Nella produzione cinematografica del XX secolo alle logiche industriali ed artistiche si sono spesso sovrapposti interessi politici e ideologici. Circolando su tutto il globo e veicolando stili di vita e informazioni culturali, i film

Nella produzione cinematografica del XX secolo alle logiche industriali ed artistiche si sono spesso sovrapposti interessi politici e ideologici. Circolando su tutto il globo e veicolando stili di vita e informazioni culturali, i film sono stati anche un’occasione di incontri (e scontri) economici, diplomatici, propagandistici e professionali. Commercio, ideologie, rapporti interstatali e transnazionali si sono intrecciati a partire da bobine di pellicola, rese preziosissime da un’enorme domanda. Dalla Grande guerra alla sfida globale Usa-Urss – passando per l’età dei totalitarismi, il secondo conflitto mondiale e la ricostruzione post bellica – i diversi articoli qui presenti mettono a fuoco un’epoca in cui il cinema si è affermato come mezzo di relazione internazionale e modo di proiettarsi di ciascun Paese oltre i propri confini. In maniera originale e multidisciplinare, questo numero analizza quanto e in che modo abbia inciso il cinema nella storia internazionale del Novecento e come abbia saputo raccontare – meglio di qualsiasi altro medium – il «secolo breve» ai suoi contemporanei e alle generazioni successive. Completa la rivista la sezione Stile libero con un approfondimento su Roberto Faenza, un’intervista a Margarethe von Trotta e un contributo di Francesco Munzi; oltre alle segnalazioni cinematografiche ed editoriali dell’ultima stagione.

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Pulisci

Indice

Un incontro emblematico del secolo breve: cinema e relazioni internazionali
di Stefano Pisu e Pierre Sorlin

Griffith, Wilson e il cav. Barattolo: due film americani nell’Italia del 1918
di Giaime Alonge

Luciano De Feo: un internazionalista pacifista nell’Italia di Mussolini?
di Christel Taillibert e Marco Antonio D’Arcangeli

Universalismo cinematografico: l’inchiesta della Santa Sede sul cinema del 1935
di Gianluca Della Maggiore

I film tedeschi a Madrid nella Seconda Repubblica spagnola (1933-1936): c’è una relazione tra ideologie politiche e gusti cinematografici?
di Julio Montero e María Antonia Paz

Leni Riefenstahl ambasciatrice del Terzo Reich: il cinema per esportare il Nazionalsocialismo
di Antioco Floris

Assenze ricorrenti: umanitarismo internazionale, trauma culturale e documentario postbellico italiano
di Francesco Pitassio

Hollywood tra echi di Guerra fredda e prove di distensione: il negoziato cinematografico Usa-Urss (1945-1958)
di Stefano Cambi

La diplomazia culturale americana, la Guerra fredda e il cinema di Hong Kong negli anni Cinquanta
di Sangjoon Lee

La strategia europea della Fiapf durante la Guerra fredda: i produttori, arbitri dei festival internazionali di cinema?
di Caroline Moine

Da Sud a Est per diventare cineasta: gli studenti africani in Urss negli anni Sessanta e Settanta
di Gabrielle Chomentowski

Tra apertura e diffidenza: il Sovinfilm e le coproduzioni cinematografiche franco-sovietiche negli anni della distensione
di Ekaterina Mityurova

Stile libero

Rassegna

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