Capolavori del seicento e settecento napoletano
Cartaceo
€23,75 €25,00
La crescente attenzione che la critica ha rivolto al collezionismo nobiliare, sulla scia delle indagini storiche condotte sulla nobiltà feudale dal Galasso, dal Placanica, dal Caridi e dal Musi, ha consentito il recupero di
La crescente attenzione che la critica ha rivolto al collezionismo nobiliare, sulla scia delle indagini storiche condotte sulla nobiltà feudale dal Galasso, dal Placanica, dal Caridi e dal Musi, ha consentito il recupero di tracce fondamentali di un orientamento autocelebrativo, siglato da ragioni di rappresentanza territo- 11 riale ed extraterritoriale. Un passato, pertanto, ripercorso attraverso la rilettura di inventari, lettere e documenti di pagamento, che hanno consentito di riaffermare una costante crescita collezionistica in ambienti periferici, ma strettamente legati al centro partenopeo, a seguito di trasferimenti, di matrimoni, di vendite patrimoniali o di donazioni. A fronte della memoria di quanto affidato a testimonianze depoca, in tempi più recenti ha trovato spazio un orientamento di riconsiderazione delle potenzialità collezionistiche attraverso una costante veri¿ca della circolazione delle opere darte meridionali nel mercato dellarte. Al tradizionale ruolo dellantiquario, che si poneva quale garante dellautenticità del prodotto, spesso sottoscritto da esperti del settore storico-artistico, si è venuto affiancando una vasta rete di aste nazionali e internazionali, che grazie ad internet ha consentito di essere aggiornati, se non allertati, sulle presenze in asta di artisti maggiori e minori del panorama artistico napoletano.