Breviario di un liberista eretico
a cura di Gianmarco Pondrano Altavilla
Prefazione di Gaetano Pecora
«Ancora non vedo niente di meglio che la continuazione del sistema della proprietà privata per mantenere quelle condizioni che rendon possibile la conservazione delle libertà politiche, che per me sono un aspetto essenziale della
«Ancora non vedo niente di meglio che la continuazione del sistema della proprietà privata per mantenere quelle condizioni che rendon possibile la conservazione delle libertà politiche, che per me sono un aspetto essenziale della civiltà moderna […] E non son disposto a consentire ad alcuna restrizione di esso, se non riesco a vederne chiaro il vantaggio sociale. L’ideale della società ordinata come i formicai delle termiti non mi soddisfa affatto». Questo era Ernesto Rossi. Questo il suo pensiero: praticità e ragione al servizio della libertà. Il Breviario ne vuole essere un’introduzione. Per non dimenticare un grande della politica, certo; ma molto più per guardare con occhio realmente nuovo, realmente diverso, eretico appunto, all’Italia. Alle sue miserie e alle sue opportunità.
Rassegna
- Corriere del Mezzogiorno 2014.10.06
Abolire la miseria per non infettare il corpo sociale
di Monica Mattioli - Il Messaggero 2014.08.26
Rossi, liberista “eretico” di ieri per capire l’Italia di oggi
di Corrado Ocone - 2014.09.09
Burocrazia, quel cancro che ci divora
di Giampietro Berti