Amarcord, 50 anni dopo
Mémoire di uno spettatore informato (e altri vagheggiamenti)
Prefazione di Ferruccio Marotti. Post scriptum di Carlo Mosca
Cartaceo
€11,40 €12,00
Il viaggio nei ricordi di questo libro parte da un giorno di dicembre del 1973, il mese e l’anno in cui apparve sugli schermi Amarcord di Federico Fellini. Un film permetto per il ritmo
Il viaggio nei ricordi di questo libro parte da un giorno di dicembre del 1973, il mese e l’anno in cui apparve sugli schermi Amarcord di Federico Fellini. Un film permetto per il ritmo infallibile, che alterna il buffo e l’atroce, per la sapida intensità evocativa dei colori, delle scene, delle musiche e, infine, per la scelta dei volti e delle voci che ne affollano la rapsodica trama. Come in una sorta di incantato Spoon River, le innumerevoli figure e figurine di Amarcord riemergono da un fuligginoso passato per raccontarci le loro povere storie nella malinconica luce che avvolge il film dal principio alla fine. Questo libro racconta anche del clima sodale in cui nacque il film, del contributo fondamentale che dettero Tonino Guerra, Nino Rota, Danilo Donati. Uomini di cinema, del nostro grande cinema. Perché Amarcord è anche un omaggio alla trasognante magia dello schermo, anche quello del Fulgor, su cui si fissarono gli occhi del piccolissimo Federico, magari con un vago presentimento del suo destino.
Indice
Prefazione di Ferruccio Marotti
1973, un anno (non) memorabile
Prologo
Il 26 dicembre del ’73
Napoletani a Rimini
Pupella Ninchi e Ave Maggio
Le facce di Amarcord
La bottega del Maestro
Epilogo
Post scriptum di Carlo Mosca
Rassegna
- formiche 2024.01.01
Inchiostri
di Francesca Scaringella - Il Quotidiano del Sud / L'altra voce dell'Italia 2023.12.31
I felliniani, con quelle facce un po’ così
di Bruno Frattasi