Santino Salerno

A Leonida Répaci

Dediche dal '900

Prefazione di Raffaele Nigro

Cartaceo
17,10 18,00

Almeno mezzo migliaio i latori di un pensiero di stima per Leonida Répaci. Tanti ne registra quest’opera, attraverso le dediche che scrittori italiani e stranieri del ‘900, dai primi anni Venti e fino alla

Almeno mezzo migliaio i latori di un pensiero di stima per Leonida Répaci. Tanti ne registra quest’opera, attraverso le dediche che scrittori italiani e stranieri del ‘900, dai primi anni Venti e fino alla metà degli anni Ottanta, hanno apposto a libri donati al narratore calabrese e raccolti presso il fondo omonimo di Palmi.Ci si chiederà: ma che potrà dire una semplice dedica apposta nel frontespizio di un libro? Intanto una dedica è la testimonianza di un fibrillante rapporto […] e ha un valore documentale, anche quando si tratti di una semplice e formale attestazione di stima e di simpatia. […] Scrittori che nel volgere dei decenni sono diventati mostri sacri qui si mostrano untuosi o perlomeno mielosi e sofferenti di piaggeria verso […] l’intellettuale di potere, un potere non solo di prestigio, l’organizzatore culturale, il narratore e il giornalista che ha in mano le redini del premio Viareggio […] lo scrittore blandito e circondato da una fitta rete di amici e di conoscenti altrettanto importanti e potenti. Tuttavia il pregio del libro mi pare sia altrove. è nel lavoro paziente e capillare che Salerno ha svolto per costruire i rapporti tra Répaci e una folla numerosa di autori. Le dediche diventano allora un pretesto per la ricostruzione di una società letteraria, di rapporti tra singoli, di giochi che diventano collettivi nel momento in cui si incrociano più vite, figure, gruppi […] è l’intero Novecento letterario italiano che ci sfila davanti. Fatto di blandizie e di cialtronerie, di preghiere e di scongiuri, fatto di istanze nobili e di miserie. Un Novecento colto nel tempo in cui la letteratura era importante al pari del cinema e del giornalismo e ancora non era stata soppiantata dalla televisione […] Il libro di Salerno si fa accattivante per gli affondi nella storia cosiddetta minore, nella cronaca letteraria, […] utile basamento per cogliere meglio la storia maggiore, la vita dei libri, la storia delle amicizie e delle inimicizie.Certo, questo libro non sconvolgerà la storia della letteratura italiana, ma aiuterà a capire dei passaggi inesplorati e finora segreti, ad allargare l’area di conoscenza di uno scrittore come Répaci, ingiustamente scivolato nell’ombra dopo aver dominato le scene letterarie per tutto il secolo, e ad innestare meglio la sua vita nel contesto della società intellettuale nazionale.
(dalla prefazione di Raffaele Nigro)
Premio letterario internazionale Feudo di Maida 2004 – 8a edizione
Premio Enzo Iuffrida
Maida (CZ)

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collana: Varia, bic: DQ, 2003, pp 386
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isbn: 9788849806243