EURISPES

36° Rapporto Italia

Percorsi di ricerca nella società italiana

Cartaceo
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La società complessa sembra opporre forte resistenza al lavoro di ricerca sociale; ogni lettura ideologica forte è destinata ad essere in breve falsificata dall’altissimo numero di fattori in gioco e dall’inestricabile rete che li

La società complessa sembra opporre forte resistenza al lavoro di ricerca sociale; ogni lettura ideologica forte è destinata ad essere in breve falsificata dall’altissimo numero di fattori in gioco e dall’inestricabile rete che li intreccia e li organizza su piani diversi. Ciò non significa, tuttavia, che si debba rinunciare a priori ad una lettura macro-sociologica della realtà, ad una lettura per blocchi  i fenomeni e per grandi processi di trasformazione. Quel che sembra inevitabile è, piuttosto, abbandonare la pretesa di possedere la verità nella sua intaccabile interezza. Il crollo delle sicurezze socio-ideologiche degli ultimi decenni dovrebbe averci insegnato almeno questo: una maggior consapevolezza ed un maggior grado di modestia. Siamo impegnati in un lavoro di conoscenza che si definisce progressivamente, che costantemente rivede i propri strumenti operativi, le proprie “verità”, i confini della propria esperienza. Alla base del Rapporto Italia c’è questa consapevolezza e la conseguente volontà di non cedere al fascino di un punto di osservazione forzosamente unificante. Il nostro lavoro è, piuttosto, il tentativo di compenetrare fra loro prospettive diverse, di seguire, finché le tracce lo rendano plausibile, diversi percorsi, di costruire provvisori piani di comprensione e spiegazione dei fatti. Come strumenti di lavoro e di orientamento (ma solo in quanto tali) quest’anno abbiamo isolato sei polarità sociali che, per ragioni diverse, ci sono sembrate decisive nell’attualità del caso-Italia, benché, in nessun caso “decisivo” voglia dire  unico” o “insostituibile”: La prima cosa che bisogna dire circa la struttura del Rapporto riguarda, dunque, la scelta metodologica e culturale di individuare quella che abbiamo chiamato “la dialettica degli opposti”. La scelta merita una qualche spiegazione. Nella difficoltà di rappresentare la complessità, abbiamo operato sui luoghi “estremi” dei processi sociali, nella convinzione che ai confini le logiche sociali si decantino e mostrino con  maggiore evidenza la loro forza o la loro debolezza. La dialettica degli opposti ha questo innegabile vantaggio che, abbandonato il sogno statistico della media, mostra le polarità e gli intrecci fra i termini estremi. Ovviamente, c’è anche un limite: quello di tenere in minore considerazione il corpo centrale della problematica, ma questo è il prezzo che il Rapporto ha deciso di pagare allorché ha fatto la sua scelta metodologica e culturale. Si tratta di un metodo che può non essere condiviso, che può essere criticato in nome di altri possibili metodi, ma che a noi è sembrato particolarmente istruttivo e, soprattutto, rispondente alla linea di lavoro che il nostro Istituto  persegue attraverso le sue ricerche. Detto questo, si potrebbe credere che i singoli saggi dedicati alle diverse polarità individuate pretendano di possedere una qualche esaustività. In verità, le cose non stanno in questo modo. Sarebbe stato praticamente impossibile pensare di esaudire le diverse questioni con un saggio breve: ogni punto preso in considerazione dal nostro Rapporto avrebbe meritato ben altro spazio. I diversi saggi operano, al proprio interno, un taglio di lettura, disegnano un percorso di riflessione. Si può dire che essi stanno, rispetto al tema considerato, tanto in una relazione di carattere generale che in una di carattere specifico e particolare. Questo carattere parziale e, quindi, di proposta dei singoli saggi ha richiesto che la struttura del Rapporto venisse arricchita da ulteriori elementi: le schede. Le diverse schede realizzate sono tutte  riconducibili ai saggi base, ne costituiscono, per così dire, il prolungamento fenomenologico, ma, al tempo stesso, rappresentano il punto di partenza concreto per una lettura critica dei saggi stessi.

Indice

CONSIDERAZIONI GENERALI DI GIAN MARIA FARA
L’Italia al bivio

Il Grand Tour
Tempi straordinari
Un’idea di futuro
Adattamento o trasformazione?
Andare oltre l’arte del rattoppo
I bivi che si stagliano di fronte a noi
Fare fronte ad una complessità multidimensionale
L’inevitabile destino?
Alla ricerca di vie d’uscita

CERTEZZA/INCERTEZZA
Orfani di ideologia, poveri di certezze 
1. Cittadini e Istituzioni: in cerca di sicurezza
2. La condizione economica delle famiglie italiane
3. Dal reddito personale al quoziente familiare
4. Lavoro e spazi di vita
5. La Rivoluzione della Creator Economy: impatti e opportunità nel mercato italiano
6. La sfida della digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale: tra PNRR e telemedicina
7. Autonomia differenziata e unità della Repubblica: la centralità dei Livelli Essenziali delle Prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (LEP)
8. Autovetture e popolazione residente in Italia
9. Sponsor, mercato e reputazione
10. Le missioni militari italiane in Africa

COSTRUZIONE/MANUTENZIONE
Per essere bisogna essere stati 
11. Il mercato energetico in Italia a due anni dallo scoppio del conflitto in Ucraina
12. Crisi idriche e disponibilità di acqua in Italia ed in Europa
13. Pratiche di amministrazione condivisa per la rigenerazione urbana
14. Gli italiani: scettici nei confronti della politica. Preoccupano i conflitti internazionali
15. Le start-up innovative protagoniste della ripresa economica nazionale
16. Logistica e sicurezza del trasporto marittimo
17. Navigare l’incertezza: il sistema moda italiano nell’attuale contesto economico e sociale
18. RAEE, una nuova opportunità di vita per le apparecchiature elettroniche. Il caso delle e-cig
19. Zes Unica e fiscalità agevolata nel Mediterraneo
20. Trasformazione digitale e Pubblica amministrazione

LEGALITÀ/ILLEGALITÀ
Legalità: tra realtà e rappresentazione 
21. Criminalità minorile in Italia
22. Minorenni vittime di abusi
23. Mafie estere: sodalizi criminali stranieri
24. L’utilizzo degli ordigni esplosivi da parte della criminalità organizzata (2020-2023)
25. Le attività del Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza
26. Le attività del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare
27. Paradisi fiscali e nuovi centri offshore
28. Compliance e accordi col fisco: giustizia o furbizia?
29. La mafia Rom in Italia
30. Credere in qualcosa. Perché gli italiani si rivolgono a maghi e cartomanti?

IDENTITÀ/SMARRIMENTO
Nell’età dello smarrimento e delle identità plurime 
31. La sfida dell’instabilità: la salute mentale in Italia
32. Nuove tecnologie tra opportunità e rischi
33. Nuova occupazione e povertà lavorativa. L’insicurezza crescente
34. La povertà educativa: diffusione e trasmissibilità di un fenomeno latente
35. Digitalizzazione e banda ultralarga come motori del “South Working”
36. La disabilità uditiva: inclusione socioculturale tra politiche di welfare e Terzo Settore
37. Gli infortuni domestici in Italia
38. I Centri Antifumo e le LILT in Italia
39. Quando dire “non sto bene” diventa più facile: il digitale a servizio del benessere mentale degli italiani
40. Il Corpo di Polizia Penitenziaria

SEVERITÀ/PERMISSIVITÀ
Severità/Permissività, declinazioni della coesistenza
41. Temi etici: l’opinione degli italiani
42. L’estrema destra italiana: sviluppi e reti contemporanee
43. Rivoluzione fisco: dopo 50 anni il sistema tributario si rimette in moto
44. Minimum Global Tax, fine dell’evasione delle multinazionali?
45. Le gang giovanili in Italia
46. L’influenza degli influencer: da grandi poteri derivano grandi responsabilità
47. La dieta degli italiani: abitudini e nuove tendenze
48. Animali domestici: amici di famiglia
49. L’Italia non è un paese per sex worker
50. Gli attivisti per il clima: perché prendono di mira le opere d’arte?

MEMORIA/OBLIO
L’oblio e la memoria. Perché ricordare di non dimenticare? 
51. Antisemitismo e questione israelo-palestinese
52. Le Fondazioni lirico-sinfoniche in Italia
53. Urbanizzazione e spinta verso le campagne
54. Riabitare le terre alte
55. Terza età, immaginario, memoria collettiva: interconnessioni
56. Le unioni miste in Italia
57. Il mondo dei Podcast, un fenomeno spinto dalla pandemia e destinato a restare
58. È davvero finita l’era della carta stampata? Presente e futuro dell’informazione tra Social media e IA
59. Una storia lunga mezzo secolo: dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Universale
60. Metaverso, storytelling e neuroscienze: tecnologie per l’educazione

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collana: Varia, bic: J, 2024, pp 896, Italiano
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isbn: 9788849881219