Saverio Strati
Saverio Strati (Sant’Agata del Bianco 1924 – Scandicci 2014), di famiglia contadina, compì i primi studi da autodidatta iscrivendosi, successivamente, alla facoltà di lettere di Messina dove conobbe Giacomo Debenedetti che lo incoraggiò a scrivere. Lasciata la Calabria per Firenze, e poi emigrato per diversi anni in Svizzera, dal 1964 si trasferì definitivamente in Toscana, a Scandicci. Esordì per Mondadori col volume di racconti La marchesina (1956), cui seguirono, per lo stesso editore, molti altri romanzi di successo, tra i quali: La Teda (1957), Tibi e Tàscia (1959), Mani vuote (1960), Il codardo (1970), Noi lazzaroni (1972), Il selvaggio di Santa Venere (1977, Premio Campiello), La conca degli Aranci (1986), L’uomo in fondo al pozzo (1989). Il diavolaro uscì nel 1979.