Giuseppe Rensi
Giuseppe Rensi (1871-1941) dopo essersi laureato in Giurisprudenza esercita la professione forense a Legnago e Milano, dove collabora alla rivista «Critica sociale» di Turati. Nel 1898 ripara in Svizzera e solo nel 1908 torna in Italia. Ottiene la libera docenza presso l’Università di Bologna con incarico di Filosofia del diritto a Ferrara. Nel 1916 viene chiamato dall’Università di Messina e nel 1918 da quella di Genova. Nel 1927 viene sospeso dall’insegnamento; nel 1934 perde la cattedra. Muore a Genova.
Tra le sue pubblicazioni: La filosofia dell’autorità (1920), Apologia dell’ateismo (1925), Apologia dello scetticismo (1926), Autobiografia intellettuale (1939), La filosofia dell’assurdo (1937), La morale come pazzia (1942), Lettere spirituali (postumo 1943).