Emanuele Tesauro
Emanuele Tesauro (Torino 1592-1675), entrato nella Compagnia di Gesù, insegnò retorica nei Collegi di Milano e Cremona, ne uscì restando prete secolare. Per moltissimi anni fu epigrafista, predicatore, segretario di prìncipi, storico e precettore alla corte dei Savoia. Autore di un’immensa raccolta di iscrizioni latine composta nell’arco della vita (Inscriptiones), di orazioni e ragionamenti sacri e profani (Panegirici, fra cui La Tragedia), di tragedie (Ermegildo, Edipo, Ippolito), della «tragedia musicale» a lieto fine (Alcesti o sia l’amor sincero), di opere storiche (Campeggiamenti, Istoria dell’augusta città di Torino), di trattati diversi tra cui La filosofia morale, di Apologie in difesa dei propri scritti, è famoso soprattutto per il Cannocchiale aristotelico, pubblicato nel 1654, summa della concezione retorica, emblematica e allegorica, documento della visione retorica del barocco.