Donato Scioscioli

Donato Scioscioli è nato nel 1890 a Orsogna, centro agricolo abruzzese situato fra la Maiella e la costa adriatica. Terminata la scuola elementare, la famiglia lo affidò per la prosecuzione degli studi al seminario di Lanciano, dove raggiunse la condizione di diacono. Incorporato per il servizio di leva il 30 maggio 1910 nel 56° reggimento di fanteria in qualità di assistente di Sanità, fu collocato in congedo il 31 dicembre 1913. Dopo lo scoppio della Prima guerra mondiale fu richiamato alle armi e assegnato al 146° reggimento con il grado di sergente nella 9° Compagnia di Sanità, nella quale prestò servizio per circa un anno, trascorso il quale chiese di essere inquadrato nell’armata combattente, ricevendo una medaglia d’argento e una medaglia di bronzo. Per la sua partecipazione alle campagne militari ricevette due croci di guerra. Dopo la fine dei combattimenti tornò a Roma e completò gli studi universitari presso la Facoltà di Lettere insegnando successivamente in numerosi licei della capitale. Svolse anche attività pubblicistica e di ricerca storiografica. In particolare pubblicò i quattro volumi del saggio dal Titolo: Il dramma del Risorgimento sulle vie dell’esilio – profili trame e rivelazioni dei fuoriusciti del Belgio su documenti inediti dei più grandi Archivi d’Europa. Alla pensione, nel 1959, si dedicò nuovamente agli studi storici e al riordinamento delle proprie carte di guerra di cui, tuttavia, non poté completare la pubblicazione a causa della morte avvenuta il 27 novembre 1964.

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